Il marketing scientifico è una stronzata?

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Marketing scientificoIl marketing scientifico è una stronzata? – Articolo di Anton Rosanov e Antonio Rizza

Fin da quando esiste il mercato, esiste il marketing, cioè il complesso di tecniche e strumenti che fanno conoscere i prodotti e i servizi ai potenziali clienti.

Negli ultimi anni, grazie all’avvento della tecnologia e dei social media, ci siamo trovati di fronte ad una digitalizzazione degli strumenti di marketing.

Spieghiamo meglio: prima i volantini, gli annunci sui giornali, alla radio o in tv, le pagine gialle, i cartelloni pubblicitari, ecc, erano le poche armi a disposizione delle attività per promuoversi e farsi conoscere.

Con l’avvento della digitalizzazione, gli strumenti sono notevolmente aumentati, infatti ora è possibile:

  • creare un sito ben indicizzato grazie alla SEO
  • fare annunci su Google, Facebook, Twitter
  • creare dei funnel di vendita con cui “istruire il cliente” e poi proporgli di acquistare i nostri prodotti o i nostri servizi
  • creare dei gruppi di discussione tematici in cui posizionarci come esperti per poi vendere i nostri prodotti
  • creare video virali che portano a farci conoscere dalla clientela
  • pagare qualche “star” di Youtube perché parli dei nostri fantastici prodotti
  • acquistare un BOT che interagisca in automatico con i nostri clienti
  • …e chi più ne ha più ne metta!

Un imprenditore che vuole migliorare il suo sistema di marketing o web marketing ha l’imbarazzo della scelta, anzi si trova un vero e proprio blocco della scelta, perché davanti a così tanti e diversificati strumenti di marketing, non si sa cosa scegliere per raggiungere i propri obiettivi.

Sarà meglio il SEO?

O forse è meglio creare un blog?

O è meglio fare un funnel con dei video?

Oppure mi devo concentrare sulla realizzazione di un marketing kit?

Sono queste le domande che assillano i poveri imprenditori e autori che vogliono veicolare nella maniera più efficace possibile i propri prodotti senza sbagliare.

In uno scenario del genere, sbagliare significa perdere tempo, soldi e mercato.

Il marketing scientifico è una stronzata?

In balia di queste giuste preoccupazioni, la cosa più naturale che viene da fare è affidarsi a società specializzate in marketing o ad un professionista, ma qui i problemi non finiscono, anzi iniziano, perché bisogna scegliere l’esperto e, ovviamente, lui dirà che il suo prodotto è sicuramente la soluzione a tutti i tuoi problemi di marketing e vendita.

Così, se vai in un’agenzia specializzata nel SEO, il tuo consulente ti dirà che la SEO risolverà tutto.

Se vai in una Web Agency, ti diranno che un sito più accattivante ti farà vendere molto di più.

Se vai da un esperto di funnel, indovina cosa ti dirà che serve per la tua attività?

Esatto, un funnel!

Tutti saranno convinti che il loro servizio sia il migliore, che il loro è marketing scientifico, che non ci sono dubbi sul fatto che grazie a loro riuscirai a raggiungere tutti i tuoi obiettivi…

Almeno fino a quando tu non fai questa semplice domanda:

Mi potete garantire il risultato?

A quel punto il marketing scientifico perde la scientificità, entrano in gioco variabili imprevedibili di cui prima non si era fatta parola e ovviamente nessuno ti garantisce il risultato del suo servizio di marketing.

Ma come?

Fino a un attimo fa era tutto scientifico e calcolabile ed ora invece non mi potete garantire un risultato?

Qualcosa non quadra…

La verità è che sfortunatamente il marketing scientifico non esiste, o quantomeno ci sono così tanti fattori da tenere in considerazione (alcuni non misurabili, ma da indovinare) che sarebbe da pazzi pensare di averne il pieno controllo.

Gli incrementi iniziali che si ottengono dal blog, dal SEO, da Facebook Ads o da Google Adwords, sono dovuti al fatto che si fa qualcosa di nuovo per il proprio marketing, e quindi acquistiamo un briciolo di visibilità in più, ma poi?

Non suona molto bene, vero?

Anche perché visibilità non è sempre sinonimo di vendita assicurata.

Che disastro!

Allora che fare?

Semplice: diventare irrifiutabili!

Cioè avere una proposta talmente forte per i nostri clienti che si sentiranno dei veri stupidi a rifiutare

…ovviamente se erano in cerca del nostro prodotto…

Marketing scientifico? Meglio la “Tecnica PORC” 

Se hai una steak house dove vendi solo carne, puoi anche regalarla la cena, ma se dall’altra parte c’è un vegano, non c’è nessuna proposta che regga

Ma se hai un bar in una piazza con altri cinque bar che ti fanno concorrenza, avere una proposta che non si può rifiutare ti darà un vantaggio enorme.

Negli ultimi 5 anni abbiamo studiato e analizzato innumerevoli tipi di attività per capire quale fosse la differenza fra chi ottiene risultati più che soddisfacenti e chi invece arranca e non sa come pagare i conti a fine mese.

Da questa analisi è venuto fuori che ci sono innumerevoli variabili, ma una fa la differenza:

Aver creato una proposta che non si può rifiutare!!!

In un mercato super affollato in cui è come essere imbottigliati sull’autostrada, vincono o i monster truck o le motociclette.

I primi sono così grossi da poter passare sulle auto e schiacciarle a piacimento (per esempio le multinazionali), le seconde sono snelle e agili per passare negli spazi fra le auto e avere una sorta di corsia preferenziale.

Ed è proprio questo che fa la proposta che non si può rifiutare, ti dà una moto mentre tutti sono imbottigliati nel traffico in macchina.

Probabilmente starai pensando:

Ok, tutto bello, ma come faccio a creare una proposta che non si può rifiutare?

Tranquillo!
Siamo qui per aiutarti e voglio condividere con te una tecnica che diamo ai nostri clienti per aiutarli a creare le loro proposte.

Questa tecnica si chiama “PORC” e ti insegna a creare la tua proposta che non si può rifiutare in soli 5 minuti:

  • Il primo passo è formulare una serie di PROPOSTE da testare per i tuoi prodotti.
  • Cerca di crearne almeno 5 e provale sui tuoi potenziali clienti (o anche su amici, all’inizio:)).
  • Ascolta le OBIEZIONI, perché se il potenziale cliente non ha obiezioni allora la vendita è fatta!!!
  • RISPONDI alle obiezioni che vengono fatte.
  • CHIUDI la vendita!

Semplice?

Sì.

Lo fai?

Se non lo fai inizia a farlo e vedrai che le tue proposte diverranno molto più accattivanti.

Esempi di applicazione della “Tecnica PORC” 

Allora, vediamo alcuni casi concreti per farti capire quanto è semplice, ma allo stesso tempo efficace questa tecnica.

Per esempio: sei un Networker e hai difficoltà a sponsorizzare le persone?

Vediamo come usare la tecnica PORC

  1. Proposta: Entra nel mio business, si può guadagnare bene, siamo all’inizio, possiamo fare carriera.
  2. Obiezione: Devo pagare il kit di ingresso per poi lavorare, e se poi non funziona ho perso soldi.
  3. Risposta: Inizia adesso e insieme creiamo un piano di lavoro, se fra 3 mesi dopo che hai seguito il piano alla lettera non hai recuperato l’investimento iniziale e non hai guadagnato qualcosa, sono disposto a ridarti i soldi indietro del tuo kit, in pratica non hai rischi.
  4. Chiusura: Ok, iscrivimi nel tuo team.

Hai una web agency e qualche difficoltà a vendere le tue landing page perché tutti ne hanno già una?

Vediamo cosa succede applicando la tecnica PORC

  1. Proposta: Crea una landing page per i tuoi prodotti e per i tuoi servizi al prezzo di 2000€.
  2. Obiezione: Ne ho già una, perché devo rifarla?
  3. Risposta: Aumenterai le vendite del 10% oppure la landing page è gratis (anche se aumenterà le vendite del 9%).
  4. Chiusura: Facciamolo subito!

Ok, potremmo andare avanti a fare altre centinaia di esempi, ma speriamo che oramai il concetto sia chiaro.

Adesso ci sono alcune cose da notare rispetto alle proposte create con la tecnica PORC.

  1. La prima è che c’è una condivisione del rischio con il cliente, quindi se il tuo prodotto fa schifo, dovrai essere pronto a pagarne le conseguenze…
  2. La seconda cosa da notare, è che le proposte impossibili da rifiutare sono brevi, incisive e immediate, non c’è bisogno di una lunghissima pagina di vendita o di ore di trattativa, la proposta è contenuta in una frase ed è talmente forte che se si è interessati al prodotto è davvero difficile rifiutare.

E ricorda che una vera proposta che non si può rifiutare è sempre orientata al cliente.

Le tue esigenze non ti faranno guadagnare, colmare quelle del cliente sì! Tweetta!

Ovviamente ci sono ancora tante cose da tenere in considerazione e da sapere (la tecnica PORC è solo una cosa semplice per iniziare a prendere dimestichezza con l’idea e far muovere un po’ il cervello).

Conclusioni…

Ora hai in mano un semplice strumento per iniziare a creare le tue proposte che non si possono rifiutare.

Per questo motivo abbiamo creato una serie di video gratuiti che puoi ricevere cliccando qui sotto…

proposta-irrifiutabile-video>>>Clicca Qui per accedere ai Video Gratis di Approfondimento “Come creare una Proposta Irrifiutabile”

Si, voglio i video GRATIUITI di Approfondimento!

Grazie per averci letto e speriamo di leggere a breve i risultati della tua proposta che non si può rifiutare!

Un abbraccio 😉
Anton e Antonio

Il marketing scientifico è una stronzata? – Articolo di Anton Rosanov e Antonio Rizza

P. S.

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